Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione della visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Nella mattinata del 16 febbraio, accompagnato dal Professor Parisi, Mario Draghi si è recato in visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Di seguito il video con l’intervento del Presidente del Consiglio.
Mario Draghi in visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso: “Siete un’eccellenza”
“Voglio ringraziarvi per questa calorosa accoglienza. È stata per me una grande emozione visitare i laboratori sotterranei. Quest’anno ricorre il trentacinquesimo anniversario dell’inizio delle attività del Laboratorio. La realizzazione ha permesso all’Italia di affermarsi nel campo della fisica. Il Gran Sasso continua a contribuire a grandi scoperte della nostra epoca. È un luogo in grado di valorizzare i nostri talenti e attrarre grandi cervelli dall’estero“, ha dichiarato il premier.
Draghi: “Vogliamo creare le condizioni perché possiate crescere”
“Il Premio Nobel pone il Professor Parisi al pari dei grandi scienziati italiani. Testimonia la vivacità e della ricchezza del nostro mondo scientifico e della Fisica in particolare. La mia visita è servita per comprendere il contributo che può dare il governo. Vogliamo creare le condizioni economiche e culturali perché possiate crescere, promuovere la cultura del merito con la consapevolezza che i risultati possono non essere immediati. La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia. Con il Pnrr finanziamo fino a 30 progetti di rilevanza europea“, ha dichiarato Mario Draghi, il quale si è voluto soffermare sull’importanza della ricerca e sull’importanza della figura dei ricercatori.
Il ruolo delle donne nella ricerca
“Per troppo tempo le posizioni vertice nella ricerca scientifica sono state riservate agli uomini. Nel corso degli ultimi anni la situazione è cambiata. Questi laboratori costituiscono un esempio per tutti. Ma sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono gli studi scientifici. Si tratta di diseguaglianze che partono da lontano, addirittura dall’infanzia. Dobbiamo intervenire lungo tutto l’arco dell’istruzione, dalla scuola all’Università“.